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CRONACA 26-04-2001

UN 25 APRILE TRA SCONTRI E APPELLI


Berlusconi invita alla riconciliazione. Rutelli: uniti contro l’eversione
ROMA - Un 25 aprile all’insegna della tensione e della violenza. Ma anche degli appelli all’unità e alla riconciliazione delle forze democratiche di fronte alla minaccia del terrorismo. Scontri. Gli incidenti più gravi, con 12 agenti feriti, sono avvenuti a Roma al cimitero del Verano, dove Forza Nuova voleva commemorare i «martiri fascisti». Sempre a Roma è stato accoltellato un militante di Rifondazione da estremisti di destra. Altri scontri a Lucca e a Milano, in piazzale Loreto, dove quattro appartenenti a Forza Nuova, che volevano deporre fiori alla memoria di Mussolini, sono stati aggrediti da giovani dei centri sociali.
Le parole di Berlusconi. «Il 25 aprile è il giorno del contrasto a tutti i totalitarismi, il fascismo, il nazismo, il comunismo: non è il patrimonio di qualcuno soltanto ma di tutti», così Silvio Berlusconi ha celebrato il 25 aprile a Torino.
L’appello di Rutelli. Anche il leader del centro sinistra Francesco Rutelli, da Marzabotto, preferisce toni pacati ed evita polemiche dirette con la Casa delle Libertà, pur esaltando i valori della Resistenza: uniti contro il terrorismo.
Contro il terrorismo. Nel giorno della Liberazione pare placarsi la polemica sul terrorismo. Giuliano Amato ha spiegato che «c’è il rischio di lacerare in modo sbagliato l’anima di questo Paese». Mentre Berlusconi avverte: «Per combattere il terrorismo si deve lavorare per una riconciliazione».

Il Corriere della Sera 26/4/2001