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CRONACA 04-05-2001

CARAMBA CHE SORPRESA

Otto arresti in una spettacolare azione "antiterrorismo" dei carabinieri del Ros. In galera militanti di "Iniziativa comunista". Una sola imputazione: associazione sovversiva. Nessun nesso esplicito con l'omicidio D'Antona e le "nuove Br". Bianco plaude, la destra applaude. A 9 giorni dalle elezioni

ANDREA COLOMBO
Otto persone accusate di essere fiancheggiatori delle Br-Pcc, l'organizzazione che ha rivendicato l'omicidio D'Antona, sono state arrestate ieri a Roma, Milano e Crotone al termine di una mega operazione condotta dai carabinieri dei Ros. A finire in manette sono stati alcuni militanti di Inziativa comunista, un'organizzazione politica del tutto legale, accusati dalla procura di Roma di aver dato vita a una struttura clandestina in procinto di fondersi con le Br-Pcc. Il ministro Bianco, trionfale, parla di "operazione importantissima e da lungo tempo attesa", allude a un colpo durissimo contro il terrorismo. I Tg e le veline dei Ros chiamano "insospettabili" gli otto esponenti di Inziativa comunista arrestati con una sola imputazione, la più vaga che esista, "associazione sovversiva". In realtà gli otto, provenienti dall'ala più dura ed estrema dei nostalgici dell'Urss, svolgevano la loro attività politica alla luce del sole e nessuno di loro era latitante.
A loro carico, stando all'ordinanza del Gip c'è pochissimo. "Non c'è nessun elemento certo per affermare che ci sia un anello di congiunzione con il gruppo che ha assassinato il professor D'Antona", hanno ammesso infatti i pm Italo Ormanni, Federico De Siervo, Franco Ionta, Giovanni Salvi e Pietro Saviotti, il pool antiterrorismo della procura di Roma, mentre il procuratore capo Salvatore Vecchione ha precisato che quello formato dagli otto arrestati sarebbe un gruppo "non operativo" che al momento "non presenta rapporto di identità con altre sigle eversive quali Br ecc.". Esclusa, in ogni modo, la partecipazione a recenti episodi di terrorismo. Certi, per gli inquirenti, sarebbero invece alcuni contatti avuti dal gruppo con i brigatisti Fausto Marini e Nicola Bortone, ma le foto che dovrebbero provare questi contatti sono introvabili.
Ieri si era diffusa la voce che le otto persone arrestate stessero preparando un attentato, circostanza che però non ha tovato alcuna conferma. Così come è stato smentito che in casa di una delle persone arrestate sia stata trovata copia di una risoluzione strategica.
Il Manifesto 4/5/2001